L'aprassia è un disturbo neurologico che colpisce la capacità di eseguire movimenti volontari coordinati, nonostante l'assenza di deficit motori o sensoriali. La storia dell'aprassia risale al XIX secolo, quando il neurologo francese Broca la descrisse per la prima volta. Egli osservò pazienti che, nonostante avessero un'intelligenza normale e una buona comprensione del linguaggio, erano incapaci di eseguire movimenti complessi come vestirsi o usare utensili. Broca identificò questa condizione come "aprassia ideomotoria".
Successivamente, altri neurologi hanno ampliato la comprensione dell'aprassia, distinguendo tra aprassia ideomotoria (difficoltà nell'esecuzione di movimenti su comando) e aprassia ideatoria (difficoltà nella pianificazione e nell'organizzazione di sequenze di movimenti). Si è scoperto che l'aprassia può essere causata da lesioni cerebrali, come ictus o traumi cranici, che danneggiano le aree responsabili del controllo motorio.
L'importanza di comprendere l'aprassia risiede nella sua rilevanza clinica e nella possibilità di sviluppare strategie di riabilitazione per aiutare i pazienti a recuperare le abilità motorie perse.