L'Immunodeficienza Comune Variabile (ICV) è una malattia genetica rara che colpisce il sistema immunitario. Si tratta di un disturbo primario dell'immunità, caratterizzato da una produzione insufficiente di anticorpi da parte dei linfociti B. Questo rende le persone affette da ICV più suscettibili alle infezioni batteriche, virali e fungine.
La storia dell'ICV risale al 1952, quando è stata descritta per la prima volta da due medici, Ogden Bruton e Robert Good. Bruton ha identificato la malattia in un bambino di 8 anni che soffriva di infezioni ricorrenti dell'apparato respiratorio. Successivamente, Good ha studiato un gruppo di pazienti con sintomi simili e ha confermato che si trattava di una malattia genetica.
Da allora, sono stati fatti numerosi progressi nella comprensione e nel trattamento dell'ICV. Sono state identificate diverse mutazioni genetiche associate alla malattia e sono stati sviluppati trattamenti per migliorare la produzione di anticorpi. Oggi, le persone affette da ICV possono ricevere terapie sostitutive con immunoglobuline per prevenire le infezioni e migliorare la qualità della vita.