L'elettroipersensibilità, conosciuta anche come ipersensibilità elettromagnetica (IEM), è una condizione in cui le persone sperimentano sintomi negativi a seguito dell'esposizione a campi elettromagnetici generati da dispositivi elettronici come telefoni cellulari, computer, antenne e reti wireless. Questi sintomi possono includere mal di testa, affaticamento, vertigini, disturbi del sonno, irritazioni cutanee e difficoltà di concentrazione.
Esistono diversi sinonimi per l'elettroipersensibilità, tra cui sensibilità elettromagnetica, intolleranza ambientale idiopatica attribuita ai campi elettromagnetici e sindrome da ipersensibilità elettromagnetica. Questi termini vengono utilizzati per descrivere la stessa condizione in cui le persone reagiscono in modo negativo all'esposizione ai campi elettromagnetici.
È importante sottolineare che l'elettroipersensibilità è ancora oggetto di dibattito scientifico e non è riconosciuta come una malattia da molte organizzazioni sanitarie. Tuttavia, coloro che affermano di soffrire di questa condizione spesso cercano di ridurre l'esposizione ai campi elettromagnetici, ad esempio evitando l'uso di dispositivi elettronici o vivendo in aree con bassa esposizione elettromagnetica.
Sebbene sia importante prendere sul serio le preoccupazioni delle persone che affermano di essere elettroipersensibili, è fondamentale condurre ulteriori ricerche scientifiche per comprendere meglio questa condizione e fornire linee guida adeguate per coloro che ne sono affetti.