La diagnosi del Deficit del Fattore XIII viene effettuata attraverso una serie di esami clinici e di laboratorio. Inizialmente, il medico valuta i sintomi del paziente, come sanguinamenti anomali o cicatrizzazioni lente, e raccoglie la storia familiare per individuare eventuali casi di emorragie ricorrenti.
Successivamente, si procede con l'esecuzione di test di coagulazione del sangue, come il tempo di tromboplastina parziale (PTT) e il tempo di protrombina (PT), al fine di escludere altre patologie emorragiche. Se i risultati di questi test sono normali, si può sospettare un Deficit del Fattore XIII.
Per confermare la diagnosi, si esegue un esame specifico chiamato "dosaggio del Fattore XIII". Questo test misura la quantità di Fattore XIII presente nel sangue del paziente. Se i livelli sono inferiori alla norma, si conferma la presenza del Deficit del Fattore XIII.
È importante consultare un medico specialista per ottenere una diagnosi accurata e definire il trattamento più adeguato per gestire questa condizione.