La Sindrome di Gitelman è una malattia genetica rara che colpisce i reni e provoca un'alterazione nella reabsorbimento di alcuni sali minerali, come il potassio e il magnesio. Prende il nome dal medico francese Pierre Gitelman, che per primo descrisse questa condizione nel 1966. La sindrome si manifesta solitamente in età adolescenziale o adulta e può causare sintomi come debolezza muscolare, crampi, stanchezza e disturbi della pressione arteriosa. La causa della sindrome è una mutazione genetica che colpisce il trasportatore di sodio-cloro nel rene, noto come canale di trasporto del cloruro di tiazide. Questo canale è coinvolto nella reabsorbimento dei sali minerali filtrati dai reni. La diagnosi viene effettuata attraverso analisi del sangue e delle urine, e il trattamento prevede l'assunzione di integratori di potassio e magnesio, oltre a una dieta specifica. La Sindrome di Gitelman è una condizione cronica, ma con una gestione adeguata dei sintomi, la qualità di vita dei pazienti può essere migliorata.