La Sindrome del QT Lungo è una condizione ereditaria che può causare aritmie cardiache potenzialmente fatali. La diagnosi di questa sindrome richiede un'attenta valutazione clinica e l'utilizzo di test specifici.
Il primo passo nella diagnosi è una completa anamnesi medica, che include la storia familiare di aritmie cardiache o morte improvvisa. Successivamente, si eseguono esami fisici per rilevare eventuali segni di aritmie o anomalie cardiache.
Il test più importante per la diagnosi del QT Lungo è l'elettrocardiogramma (ECG). Questo test registra l'attività elettrica del cuore e può rilevare anomalie nel periodo di ripolarizzazione ventricolare, che è tipico di questa sindrome. Se l'ECG suggerisce la presenza di QT Lungo, è necessario confermare la diagnosi con un test chiamato test di provocazione farmacologica.
Il test di provocazione farmacologica consiste nell'assunzione di farmaci che possono prolungare il QT dell'ECG. Durante questo test, si monitora l'attività elettrica del cuore per valutare la risposta al farmaco e confermare la diagnosi di QT Lungo.
È importante sottolineare che la diagnosi della Sindrome del QT Lungo richiede l'attenzione di un medico specializzato in aritmie cardiache e l'utilizzo di test specifici per confermare la presenza della condizione.