La diagnosi della Glomerulopatia a Lesioni Minime (LM) richiede una combinazione di approcci clinici, di laboratorio e di imaging. Inizialmente, il medico eseguirà un'analisi approfondita della storia medica del paziente e dei sintomi presentati. Successivamente, verranno effettuati esami del sangue per valutare la funzionalità renale e rilevare eventuali anomalie. L'urinocoltura può essere eseguita per escludere infezioni del tratto urinario.
La biopsia renale è il metodo diagnostico più affidabile per confermare la presenza di Glomerulopatia a Lesioni Minime. Durante la procedura, un campione di tessuto renale viene prelevato e analizzato al microscopio per identificare eventuali anomalie. La presenza di lesioni minime può essere confermata solo attraverso l'esame istologico del tessuto renale.
È importante sottolineare che la diagnosi della Glomerulopatia a Lesioni Minime richiede una valutazione accurata e completa da parte di un nefrologo esperto. Solo un professionista medico qualificato può fornire una diagnosi definitiva e consigliare il trattamento appropriato.