La Sindrome di Rotor è una rara condizione genetica caratterizzata da un accumulo di pigmenti biliari nel fegato e nella cistifellea. La diagnosi di questa sindrome può essere effettuata attraverso una serie di esami clinici e di laboratorio.
Uno dei primi passi nella diagnosi è l'esclusione di altre patologie epatiche attraverso esami del sangue, come il dosaggio delle transaminasi e della bilirubina. Inoltre, è possibile eseguire una ecografia epatica per valutare eventuali anomalie strutturali.
Tuttavia, la conferma definitiva della Sindrome di Rotor richiede l'analisi delle urine. Infatti, i pazienti affetti da questa sindrome presentano un aumento dei livelli di coproporfirine e protoporfirine nelle urine. Questo test, chiamato porfirinuria, è fondamentale per distinguere la Sindrome di Rotor da altre condizioni simili.
È importante consultare un medico specialista per una corretta diagnosi e per valutare eventuali opzioni di trattamento.