La Malattia di Sandhoff è una rara malattia genetica neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Prende il nome dal medico tedesco Konrad Sandhoff, che la descrisse per la prima volta nel 1968. Questa malattia è causata da una mutazione genetica che impedisce la produzione di una specifica enzima chiamato beta-hexosaminidasi. Senza questo enzima, le sostanze tossiche si accumulano nel cervello e nel sistema nervoso, causando danni progressivi.
I sintomi della Malattia di Sandhoff includono perdita dell'udito e della vista, difficoltà motorie, convulsioni, ritardo mentale e deterioramento cognitivo. La malattia è ereditata in modo autosomico recessivo, il che significa che entrambi i genitori devono trasmettere il gene difettoso per il bambino per sviluppare la malattia.
Purtroppo, non esiste una cura per la Malattia di Sandhoff e il trattamento si concentra principalmente sul sollievo dei sintomi e sul miglioramento della qualità di vita del paziente. La ricerca scientifica è in corso per sviluppare terapie innovative che possano rallentare o fermare la progressione della malattia.