La Sindrome di Stevens-Johnson è una rara ma grave reazione avversa ai farmaci, caratterizzata da una grave eruzione cutanea e coinvolgimento delle mucose. Prende il nome dai medici Albert Stevens e Frank Johnson, che per primi descrissero questa condizione nel 1922.
La sindrome si manifesta con sintomi influenzali, come febbre e mal di gola, seguiti da una eruzione cutanea che si diffonde rapidamente. La pelle colpita può staccarsi in grandi porzioni, causando gravi lesioni e ulcere. Le mucose degli occhi, della bocca e dei genitali possono essere coinvolte, causando dolore e difficoltà nel mangiare e nel vedere.
La causa principale della sindrome è l'assunzione di alcuni farmaci, come antibiotici, antiepilettici e farmaci antinfiammatori. Tuttavia, in alcuni casi, può essere scatenata da infezioni virali o malattie autoimmuni.
La Sindrome di Stevens-Johnson richiede un trattamento immediato in ospedale, dove vengono somministrati farmaci per fermare la reazione e prevenire complicazioni. Sebbene sia una condizione grave, con un trattamento tempestivo, la prognosi può essere positiva.