- Dermatite atopica
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Intervista di EB
Com'è iniziato il tutto?
Il tutto è iniziato alla mia nascita: mia madre mi racconta sempre che già a pochi mesi, quando non sapevo ancora stare in piedi, mi reggevo allo stipite della porta per potermi grattare.
Hai già una diagnosi? Quanto tempo ti ci è voluto per averla?
Non ricordo bene la diagnosi in sé in quanto molto piccola. Ricordo che alle elementari feci il primo prick test per scovare le possibili allergie, il mio pediatra mi ha sempre accompagnato nel percorso prescrivendomi creme e altri medicinali.
Qual è stata la cosa più utile per te finora?
Cercare di raggiungere l'autoconsapevolezza (anche se non credo che potrò mai dire di avercela fatta) sulla condizione e ciò che posso fare, su cosa mi fa stare meglio e cosa posso evitare.
Quali sono state le tue più grandi difficoltà?
I momenti in cui l'umore condiziona la dermatite in negativo.
Quando non sono cosciente di star grattando.
Come ha reagito l'ambiente sociale e familiare che ti circonda? Le tue relazioni sociali o familiari sono cambiate?
La mia famiglia è sempre stata abituata avendo io la condizione dalla nascita. I miei amici a scuola e le mie compagne di squadra si mostrano dapprima curiosi/preoccupati e poi non si fanno problemi il più delle volte mi richiamano se mi vedono grattare e si preoccupano se mi vedono in brutte condizioni.
Quali cose hai smesso di fare?
mangiare determinati cibi: ad esempio le carote mi causano fastidio alla gola e all'esofago: poco gestibile.
Cosa ti piacerebbe fare se non avessi la tua patologia?
stare molto di più in spiaggia e al mare