Se non si sta in primis bene con se stessi e con l'accettazione della malattia, è difficile riuscire a "lanciarsi" in una relazione.
quando si sta bene invece, non è difficile trovare un partner: il suggerimento è parlarne liberamente e quanto prima della malattia, per testare il grado di accoglienza da parto dell'altro.
Si scoprirà come tante persone non si fanno fermare da questa malattia.
Una volta instaurato il rapporto, la difficoltà di mantenimento è parimenti a quella di qualsiasi coppia: amare e amarsi chiede fatica, ma non dipende dall'estrofia vescicale.
Sicuramente, in questo tipo di coppia, si suggerisce di condividere la malattia e parlarne apertamente e liberamente, coinvolgendo anche il partner nelle riflessioni e nelle scelte.