La Sindrome di Miller-Fisher è una rara malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso. Prende il nome dai medici Charles Miller e John Fisher, che per primi descrissero questa condizione nel 1956. La sindrome è caratterizzata da una triade di sintomi: atassia, oftalmoplegia e arreflessia. L'atassia si manifesta con problemi di coordinazione dei movimenti, l'oftalmoplegia con la paralisi dei muscoli oculari e l'arreflessia con la perdita dei riflessi. La causa esatta della sindrome di Miller-Fisher non è ancora completamente compresa, ma si ritiene che sia legata a una reazione autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i nervi periferici. La diagnosi si basa sui sintomi clinici e su esami neurologici. Il trattamento prevede solitamente l'uso di immunoglobuline o plasmaferesi per ridurre l'infiammazione e i sintomi. La prognosi è generalmente buona, con la maggior parte dei pazienti che si riprende completamente nel giro di poche settimane o mesi.