Non credo ci sia pericolo di vita per una persona affetta da Sindrome del Vomito Ciclico. In maniera approssimativa credo che ci siano altre malattie che possono compromettere in maniera più alta le speranze di vita rispetto alla Sindrome del Vomito Ciclico.
Resta evidente che la Sindrome del Vomito Ciclico provoca una intensa sofferenza a coloro che ne sono colpiti e alle loro famiglie, ma è impensabile che si possa abbattere il dolore esclusivamente con il trattamento farmacologico .
Certo è che quest’ultimo gioca un ruolo fondamentale nella lotta alla malattia , soprattutto perché una adeguata terapia può permettere sia al paziente che a chi lo aiuta di superare l’episodio ed avviare un recupero sicuramente meno traumatico .
Comunque il dolore è una componente della Sindrome del Vomito Ciclico con la quale l’individuo colpito da quest’ultima deve imparare a convivere.
Per la natura traumatica e ciclica dell’episodio si può arrivare alla rottura del Mallory-Weiss o ad ernie inguinali. Possono esserci anche dolori addominali, mal di testa, capogiri, febbricola e/o diarrea. I sintomi di questo disturbo fanno paura sia al bambino/adulto che alla sua famiglia e possono anche mettere a rischio della vita per la disidratazione e lo squilibrio elettrolitico. All'inizio di un attacco, il soggetto può rendersi conto di essere come eccitato o sotto l'effetto di uno stress, positivo o negativo (compleanni, vacanze, viaggi). Ipersensibilità ad alimenti, infezioni, raffreddori o influenze, anestetici, infortuni e dolore sono riportati come possibili fattori scatenanti. Altre volte gli attacchi sono casuali e imprevedibili e si verificano senza motivi apparenti.