La Malattia di Camurati-Engelmann, anche conosciuta come osteodistrofia ipertrofica, è una rara malattia genetica che colpisce le ossa. Fu descritta per la prima volta nel 1929 dai medici italiani Camurati e Engelmann. Questa malattia è caratterizzata da un'eccessiva crescita ossea, che può causare dolore, debolezza muscolare e difficoltà nel movimento.
La causa della malattia è legata a una mutazione genetica che colpisce il gene TGFB1, responsabile della produzione di una proteina coinvolta nella regolazione della crescita ossea. L'eccessiva attività di questa proteina porta ad un aumento della densità ossea e ad una riduzione dello spazio all'interno delle ossa.
La Malattia di Camurati-Engelmann può manifestarsi in diverse parti del corpo, ma le ossa lunghe delle braccia e delle gambe sono le più colpite. I sintomi possono variare da lievi a gravi e possono includere dolore osseo, debolezza muscolare, fatica e difficoltà nel camminare.
Attualmente non esiste una cura per questa malattia, ma il trattamento si concentra sul sollievo dei sintomi e sulla gestione del dolore. L'approccio terapeutico può includere farmaci antinfiammatori, fisioterapia e, in alcuni casi, interventi chirurgici per ridurre la pressione sulle ossa.