La Sindrome di McCune-Albright, conosciuta anche come displasia fibrosa poliostotica, è una rara malattia genetica che colpisce principalmente le ossa, la pelle e le ghiandole endocrine. Questa condizione è caratterizzata da una mutazione somatica nel gene GNAS1, che provoca un'attivazione eccessiva dell'adenilato ciclasi e un aumento della produzione di ormone stimolante la tiroide (TSH), ormone paratiroideo (PTH) e ormone luteinizzante (LH). Ciò porta a una serie di sintomi, tra cui deformità scheletriche, macchie cutanee pigmentate (chiamate macchie caffè con latte) e disturbi ormonali come la pubertà precoce. Alcuni sinonimi utilizzati per descrivere questa sindrome includono displasia fibrosa poliostotica con macchie cutanee pigmentate, sindrome di Albright e sindrome di Albright-McCune. È importante consultare un medico specialista per una diagnosi accurata e un adeguato piano di trattamento.