La Sindrome di McCune-Albright è una rara malattia genetica che colpisce principalmente le ossa, la pelle e le ghiandole endocrine. Prende il nome dai medici che l'hanno descritta per la prima volta nel 1937: Donovan James McCune e Fuller Albright. Questa sindrome è causata da una mutazione genetica spontanea che si verifica durante lo sviluppo embrionale. Le persone affette da questa sindrome possono presentare una varietà di sintomi, tra cui macchie cutanee iperpigmentate, deformità scheletriche, come la displasia fibrosa, e disfunzioni endocrine come la pubertà precoce. La sindrome di McCune-Albright non ha una cura definitiva, ma il trattamento si concentra sul controllo dei sintomi e delle complicanze. È importante una gestione multidisciplinare che coinvolga specialisti in ortopedia, dermatologia ed endocrinologia per garantire una migliore qualità di vita ai pazienti affetti da questa sindrome.